In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su tutto quello che riguarda i famosi voucher lavoro INPS, i Voucher, e di capire bene cosa si intende per lavoro accessorio, chi ne può usufruire, e con quali limiti.
Lavoro accessorio: cosa è e chi ne può usufruire?
Il lavoro accessorio è un particolare rapporto lavorativo, pagato con i Voucher INPS, che raccoglie tutte quelle prestazioni non riconducibili a contratti di lavoro specifici. In pratica serve a tutelare tutte quelle situazioni lavorative che altrimenti non potrebbero essere regolamentate.
Le prestazioni di lavoro accessorio riservano indubbi vantaggi per le parti in causa:
- Il committente in questo modo usufruisce delle prestazioni nella completa legalità e beneficia della copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti su lavoro, senza dover stipulare nessun tipo di contratto.
- Il prestatore vede riconosciuto il suo lavoro ai fini della pensione e, soprattutto, il suo compenso è completamente esente da ogni imposizione fiscale.
Inoltre, il compenso del prestatore di lavoro accessorio, non influisce sullo stato di disoccupato o inoccupato.
Il limite massimo di reddito netto annuo per chi presta lavoro accessorio, con il Jobs Act è stato innalzato da 5.060 a 7.000 euro, e per i redditi entro i 3000 euro, è state reintrodotta la possibilità di svolgere queste prestazioni anche per coloro che percepiscono prestazioni integrative o di sostegno al reddito.
Ma veniamo ora ai buoni lavoro INPS, i cosiddetti Voucher, e vediamo quanto valgono e come vanno utilizzati.
Voucher lavoro: cosa sono e che valore hanno?
Le prestazioni di lavoro accessorio vengono pagate attraverso appositi Voucher INPS, che garantiscono, oltre alla retribuzione:
- La copertura previdenziale presso l’INPS.
- La copertura assicurativa presso l’INAIL.
Il valore nominale di un Voucher lavoro è di 10 euro, mentre quello netto a favore del lavoratore è di 7,50 euro (compenso minimo per 1 ora di prestazione).
Esistono anche Voucher lavoro multipli:
- Da 50 euro: equivalenti a 5 buoni non separabili ed il cui valore netto è di 37,50 euro.
- Da 20 euro: equivalenti a 2 buoni non separabili ed il cui valore netto è di 15 euro.
L’attuale normativa dispone che i Voucher lavoro possono essere utilizzati in tutti i settori di attività e per tutte le categorie di prestatori.
Prima dell’inizio della prestazione, dal giorno sucessivo all’acquisto dei Voucher, il committente ha l’obbligo di comunicare all’INPS l’inizio della prestazione accessoria, trasmettendo all’Ente tutti i dati necessari, e può farlo in vari modi:
- Recandosi alla sede INPS.
- Collegandosi al sito dell’Ente.
- Inviando una mail.
- Inviando sms.
Se questa procedura non viene effettuata, i Voucher lavoro INPS non verranno attivati.
Vediamo ora come si acquistano e come si utilizzanno questi ultimi.
Buoni lavoro INPS: dove si comprano e come vanno riscossi?
Il committente deve acquistare i Voucher prima dell’inizio del rapporto lavoro accessorio e, per evitare abusi, questi ultimi devono essere:
- orari
- datati
- numerati progressivamente
Vari sono i tipi di Voucher lavoro disponibili, a secondo delle modalità con cui vengono acquistati:
- Voucher cartacei: i commitenti possono ritirare i carnet di buoni nelle sedi provinciali INPS, dopo aver effettuato il loro pagamento su uno specifico conto corrente postale. Il lavoratore che li riceve deve firmarli e recarsi, munito di carta d’identità e codice fiscale, presso un qualsiasi ufficio postale per riscuoterli. Automaticamente verranno anche versati i contributi relativi.
- Voucher telematici: per il loro acquisto e per la loro riscossione è necessario accreditarsi sul sistema informatico INPS. Effettuata questa procedura, Poste Italiane invierà al lavoratore la INPS Card, una carta magnetica che servirà per accreditare e riscuotere i compensi. In alternativa i Voucher verranno erogati con un bonifico al lavoratore che li ricuoterà all’ufficio postale.
- Voucher acquistabili negli uffici postali: in tutti gli uffici postali sono in vendita carnet da 25 Voucher (da 10, 20 o 50 euro), sono acquistabili pagando una commissione di 2,50 euro a carnet e previa presentazione del codice fiscale. Il lavoratore potrà riscuoterli presso qualsiasi ufficio postale, presentando codice fiscale e carta di identità.
- Voucher acquistabili in tabaccheria: presso alcuni tabaccai aderenti all’iniziativa è possibile acquistarei buoni lavoro, presentandosi con il proprio codice fiscale, versando una commissione di 1,70 (indipendentemente dal numero dei Voucher acquistati) al rivenditore. Il prestatore di lavoro potrà riscuoterli nella tabaccheria stessa, previa verifica di carta d’identità e codice fiscale.
- Voucher acquistabili in sportelli bancari abilitati: è possibile acquistare i Voucher in alcuni istituti bancari convenzionati, dove il prestatore di lavoro potrà riscuoterli presentando documento e codice fiscale.
- Voucher acquistati con Internet Banking e riscuotibili presso i tabaccai: da poco meno di due anni a questa parte, i buoni lavoro possono essere acquistati on-line tramite il servizio home banking degli Istituti del gruppo Intesa Sanpaolo ed essere riscossi in contanti presso le tabaccherie convenzionate con Banca ITB.
Per ulteriori delucidazioni sugli argomenti che abbiamo appena trattato, vi rimandiamo al sito INPS, ricordandovi che i committenti che siano imprenditori o liberi professionisti, hanno l’obbligo di acquistare i voucher esclusivamente con modalità telematiche.
Per ogni eventuale dubbio in proposito, i professionisti dello Studio Tozza sono a disposizione per rispondere a tutte le vostre domande.