Cosa si intende per EMENS? Tutto quello che c’è da sapere.

Cosa si intende per EMENS? Quali sono i soggetti tenuti a presentarla? Come si è evoluta nel corso degli anni? In questo articolo cercheremo di chiarire un po’ le cose!

A cosa serve l’EMENS?

Da gennaio 2005, tutti i datori di lavoro tenuti al rilascio del CUD (Certificato Unico Dipendente) sono obbligati a trasmettere mensilmente all’INPS in via telematica la EMENS, la denuncia di tutti i dati di dipendenti e collaboratori che riguardano il rapporto assicurativo con l’Ente previdenziale.

Funzione principale di questa dichiarazione è quella di tenere aggiornato l’archivio dei lavoratori, per poter erogare tempestivamente le eventuali prestazioni.

Gli unici soggetti esclusi dall’obbligo di inviare l’EMENS sono:

  • I datori di lavoro domestico.
  • I datori di lavoro agricolo.

Fino al 2009 l’EMENS andava inviata congiuntamente al modello DM10/2 contenente i dati contributivi in forma aggregata, ossia in riferimento al complesso dei lavoratori presenti in azienda, distinti per categorie.

Da maggio dello stesso anno si è passati ad un nuovo sistema che prevede la trasmissione di un’unica dichiarazione, l’UNIEMENS, che raccoglie le informazioni retributive e contributive relative ad ogni lavoratore, a livello individuale, a partire dal quale l’INPS ricostruisce un DM10 virtuale.

Scopo principale della Dichiarazione Unica EMENS è quello di snellire le procedure di trasmissioni dati da parte delle aziende, rendendo il sistema più snello.

emens obblighi

Chi è tenuto ad inviare la Dichiarazione Unica EMENS?

La dichiarazione EMENS, ora UNIEMENS deve essere inviata mensilmente all’INPS dai datori di lavoro già tenuti a rilasciare il CUD e a compilare la parte C del modello 770.

Quest’ultima è obbligatoria per:

  • I datori di lavoro tenuti ad effettuare ameno una dei seguenti versamenti contributivi: IVS, DS, Cuaf, Cigo, Cigs, Mobilità, Malattia, Maternità.
  • I datori di lavoro tenuti a versare contributi pensionistici destinati ai fondi sostitutivi e integrativi dell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) gestiti dall’INPS.
  • I datori di lavoro tenuti a versare le contribuzione figurativa per gli esuberi delle aziende di credito.
  • Gli associanti in partecipazione.
  • Ambasciate, Organismi internazionali, aziende straniere che occupano all’estero lavoratori italiani assicurati in Italia.
  • Scuole statali primarie e secondarie ed istituti professionali di istruzione artistica (università escluse).

Chi non trasmette la dichiarazione per tempo, o non la trasmette affatto, è soggetto a specifiche sanzioni, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.

Per ulteriori informazioni potete tranquillamente rivolgervi allo Studio Tozza che, grazie alla sua lunga esperienza in ambito di consulenza del lavoro, sarà lieto di chiarire ogni eventuale dubbio.

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