Oggi parleremo dei controlli che l’ispettorato del lavoro effettua per verificare la corretta applicazione delle normative su lavoro e previdenza, allo scopo di tutelare il lavoratore e combattere l’evasione fiscale. Al fine di esporre nella maniera più semplice possibile l’argomento, lo suddivideremo in vari paragrafi riguardanti i gli aspetti più importanti.
Ispettorato del Lavoro: che cosa è?
Per Ispettorato del Lavoro si intende una struttura del Ministero del Lavoro deputata al controllo della corretta applicazione delle norme che regolano lavoro e previdenza sociale. Il suo scopo principale è di controllare l’effettiva correttezza e legalità dei rapporti di lavoro, per garantire un’adeguata tutela del lavoratore.
I controlli dell’Ispettorato del Lavoro vengono effettuati in tutti i principali settori professionali, nell’ambito sia del pubblico che del privato, per i quali vengono effettuati accertamenti sia di profilo amministrativo che sia penale.
Ultimamente quest’organo ha cambiato nome: ora è denominato Servizio Ispezione del Lavoro, ed è formato da funzionari appartenenti alle direzioni regionali o provinciali, che hanno la qualifica di poliziotti giudiziari. Ma quali sono effettivamente i suoi compiti, le sue funzioni ed i suoi poteri?
Ispettorato del Lavoro: come funziona?
La principale funzione dell’Ispettorato del Lavoro è quella di tutelare il lavoratore e, attraverso i controlli, quella di verificare eventuali violazioni delle normative che regolano i rapporti di lavoro, che sono stabilite per legge. In pratica l’ispettore non è altro che un garante fra datore di lavoro e dipendente.
Altro suo compito estremamente importante è quello di combattere l’evasione fiscale, che ogni anno causa allo Stato ingenti perdite.
I poteri dell’Ispettorato si possono dividere in due grossi ambiti:
- Penale, che segue le regole del codice penale, e che da diritto al funzionario di acquisire le funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria.
- Ambito amministrativo, che segue le relative normative specifiche.
Le normative che regolano i controlli dell’Ispettorato del Lavoro hanno subito negli ultimi anni diverse evoluzioni, in modo da rendere più trasparente le attività di verifica e di consentire alle aziende di tutelare i propri interessi.
Ma quali sono effetivamente i poteri ed i limiti degli ispettori del lavoro?
Ispettorato del Lavoro: poteri e limiti.
Oltre che all’Ispettorato del Lavoro, il compito di effettuare controlli nell’ambito delle applicazioni delle norme che regolano lo svolgimento del lavoro spetta anche a:
- Uffici ispettivi dei vari enti previdenziali (per gli aspetti contributivi e previdenziali).
- ASL (per gli aspetti che riguardano la sicurezza e la salute dei lavoratori).
- Guardia di Finanza (per tutto ciò che riguarda la normativa fiscale).
La differenza sostanziale sta nel fatto che gli ispettori del Ministero del Lavoro sono a tutti gli effetti ufficiali di polizia giudiziaria, e solo loro, in presenza di reato, possono compiere le azioni necessarie volte all’identificazione degli autori e alla conseguente sanzione di questi ultimi.
Secondo la normativa vigente, gli ispettori del lavoro possono visitare i luoghi di lavoro in ogni loro parte, a qualunque ora del giorno e della notte: in pratica, il personale ispettivo può accedere nelle aziende e nei cantieri senza preavviso e senza bisogno di un mandato specifico. Questo potere di accesso non è però illimitato, in quanto non può spingersi fino alle dimore private dei cittadini, che restano inviolabili.
Ma in pratica, durante i controlli, gli ispettori del lavoro cosa possono fare? E’ presto detto:
- Possono esaminare tutta la documentazione relativa alla legislazione sociale e del lavoro (compresa quella contabile e quella inerente alla sicurezza).
- Possono raccogliere le dichiarazioni del datore di lavoro (anche se quest’ultimo non è tenuto a rilasciarle).
- Possono intervistare i lavoratori dell’azienda, che verrano sentiti separatamente, e non in presenza del datore di lavoro.
Durante lo svolgimento dei controlli dell’Ispettorato del Lavoro, i funzionari devono però anche rispettare degli obblighi precisi:
- Hanno ovviamente l’obbligo di qualificarsi ed esibire il tesserino (senza tesserino l’ispezione non può aver luogo).
- Hanno l’obbligo di conferire con il datore di lavoro ed informarlo sul fatto che potrà farsi assistere da un professionista abilitato durante l’ispezione.
- Hanno l’obbligo di riportare fedelmente tutte le dichiarazioni rilasciate dal lavoratore, che andranno da quest’ultimo lette e firmate.
C’è da ricordare un punto molto importante: secondo la legge il datore di lavoro non può assolutamente impedire i controlli dell’Ispettorato del Lavoro, pena una salata sanzione amministrativa, o addirittura sanzioni penali a seguito del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Per garantire la trasparenza dei controlli, gli ispettori sono tenuti a rilasciare un verbale di primo accesso, redatto dopo la prima ispezione, e che va consegnato al datore di lavoro, concernente le attività intraprese dagli ispettori, le eventuali dichiarazioni del datore di lavoro e tutte le richieste utili al proseguimento degli accertamenti, oltre all’elenco ed alle mansioni dei lavoratori. La mancata redazione del verbale o la sua incompletezza, potrebbero rendere non valida l’ispezione.
Una volta conclusi tutti i controlli del caso, l’Ispettorato del Lavoro rilascerà un verbale unico di accertamento e notificazione riportante gli esiti del controllo.
Qualora siano stati riscontrati inadempimenti di obblighi di legge, l’Ispettorato provvederà a diffidare il trasgressore alla regolarizzazione delle inosservanze, entro 30 giorni dalla notifica del verbale. Il datore di lavoro, ottemperando alla diffida dovrà pagare una somma pari all’importo minimo previsto dalla legge entro 15 giorni dalla scadenza della diffida, e dovrà fornire la prova dell’avvenuta regolarizzazione delle violazioni accertate, entro 45 giorni dalla notifica del verbale unico.
Queste a grandi linee, sono le normative che regolano le ispezioni sul lavoro: per eventuali dubbi e chiarimenti, lo Studio Tozza sarà lieto di rispondere a tutte le vostre domande.
Salve soni titolare di una dita artigianale. Ho avuto un controllo da parte dell ispetorato del lavoro che dopo il sopralluogo hanno chiesto anche l estratto conto bancario con contratto e contratti di lucr, gas, telefono ecc… La mia domanda a era se sono obbligato a presentare a loro l esteatto conto della ditta? Ma non è di competenza della finanzaper cose a livello fiscale? Hanno minacciato che se non lo si presenta entro una settimana chiudono il fascicolo per aprire un altro. Quest altro cosa significa? Grazie
Buongiorno, Lei è obbligato a consegnare tutta la documentazione richiesta poichè gli Ispettori hanno la facoltà di richiedere questo tipo di documentazione. Ovviamente Lei ha diritto di avvalersi dell’assistenza di un Consulente.
Siamo a Sua disposizione qualora avesse necessità di assistenza. Non esiti a chiedere un preventivo gratuito.
Cordiali saluti.
Valentina
Buongiorno mia moglie lavora presso una cooperativa con contratto a full time a tempo indeterminato da un po di tempo la CGL ha fatto un accordo con la cooperativa che i dipendenti sono obbligato a lavorare anche dopo le 8 ore lavorative chi si rifiuta gli mandano a casa la lettera di richiamo con relativa multa. E legale questa cosa? Quali sono le azioni da prendere? Grazie