Licenziamento senza giusta causa: ecco cosa sapere.

Cosa è il licenziamento senza giusta causa? E cosa succede quando un lavoratore riesce a dimostrare di essere stato licenziato senza una motivazione valida? Oggi cercheremo di approfondire l’argomento e di capire bene quando un licenziamento si può considerare illecito.

Quando un licenziamento può essere definito “senza giusta causa”?

Per licenziamento senza giusta causa si intende un licenziamento privo di un motivo legittimo, quindi palesemente discriminatorio.

Un lavoratore può essere licenziato esclusivamente se esistono le condizioni per la giusta causa o per il giustificato motivo:

  • Il licenziamento per giusta causa avviene quando il lavoratore mette in atto una condotta scorretta che rende impossibile la prosecuzione del rapporto di lavoro.
  • Il licenziamento per giustificato motivo si verifica quando il dipendente non rispetta gli obblighi contrattuali, in misura meno grave di quanto previsto per la giusta causa (in questo caso si parla di giustificato motivo soggettivo), oppure a seguito di una riorganizzazione aziendale (giustificato motivo oggettivo).

Per intraprendere un licenziamento per giusta causa, il datore di lavoro deve scrivere una lettera di licenziamento, che indichi i motivi alla base della sua decisione (l’obbligo di motivazione non sussiste nel caso del licenziamento di dirigenti, lavoratoti domestici e dipendenti in prova).

Qualora il dipendente ritenga il suo un licenziamento senza giusta causa, ha il diritto di impugnarlo entro 180 giorni dalla ricezione della comunicazione scritta, ed in quel caso starà al giudice decidere. In pratica:

  • Entro 60 giorni dal licenziamento senza giusta causa il lavoratore dovrà comunicare al datore di lavoro l’intenzione di contestarlo.
  • Entro 180 giorni il ricorso dovrà essere depositato presso la cancelleria del Tribunale.

Ma cosa succederà se il giudice appurerà di essere in presenza di un licenziamento senza giusta causa?

Licenziamento senza giusta causa reintegro

Che succede se il licenziamento è senza giusta causa?

Se non sussistono le motivazioni valide per il licenziamento, il giudice ha il potere di dichiararlo nullo, ed in questo caso diversi provvedimenti potranno esser presi nei confronti del datore di lavoro e del dipendente:

  • Una volta appurato il licenziamento senza giusta causa, il lavoratore potrà essere reintegrato esclusivamente se verrà accertato che il motivo del licenziamento è senza ombra di dubbio inesistente: in questo caso al lavoratore spetterà anche un risarcimento che potrà ammontare al massimo a 12 mensilità.
  • Qualora non venga accertata in maniera incontrovertibile l’inesistenza del motivo di licenziamento, il rapporto di lavoro verrà interrotto e, a favore del dipendente verrà stabilito esclusivamente un risarcimento.

E’ inoltre importante ricordare che il lavoratore non avrà diritto di chiedere il reintegro nel posto di lavoro in un’azienda con meno di 15 dipendenti, e dovrà accontentarsi di un’indennità che varierà a seconda dei casi.

Per gli assunti dopo il 1° Marzo 2015, il Jobs Act ha introdotto una nuova possibilità di conciliazione in caso di licenziamento senza giusta causa: il datore di lavoro, in cambio della rinuncia ad impugnare il licenziamento da parte del lavoratore, può offrire a quest’ultimo un’indennità di risarcimento, pari ad una mensilità per ogni anno di servizio (con un minimo di 2 ed un massimo di 18).

La legislazione in materia di licenziamento senza giusta causa è abbastanza complicata, e molte cose sono cambiate con il Jobs Act: se avete dubbi in merito e volete chiedere chiarimenti, non esitate a contattare lo staff dello Studio Tozza, che cercherà di rispondere a tutte le vostre domande.